Cosa mangiare sulle piste

News Consigli e suggerimenti Cosa mangiare sulle piste

Colazione da campioni. Una buona regola a cui sciatori e snowboarder sono abituati. Per chi scivola sulla neve, infatti, l’alimentazione gioca un ruolo importante, soprattutto se si passa tutta la giornata sulle piste, passando da un tracciato all’altro a ritmo sostenuto.

Tuttavia, una buona colazione non è sufficiente. E’ importante, infatti, avere sempre con se degli snack da sgranocchiare per evitare cali di zuccheri e di conseguenza di energia e anche consumare un pasto bilanciato.

Abbiamo, quindi, intervistato Ezio Linetti, chinesiologo, biologo nutrizionista, top trainer della Federazione italiana Fitness, allenatore e nutrizionista di atleti che hanno partecipato a campionati Mondiali, europei, italiani ed ai giochi olimpici di svariate discipline, per sapere cosa mangiare sulle piste.

Esiste un regime alimentare da seguire prima che la stagione sciistica cominci?

No, non esiste un regime “particolare”. Esiste però la necessità per l’atleta di arrivare ad inizio stagione con una situazione metabolica ottimale e quindi senza livelli alti di grasso corporeo. E’ quindi salutare lontani dalla stagione agonistica e man mano che ci si riavvicina tenere una dieta bilanciata sia dal punto di vista qualitativo che, soprattutto quantitativo, avendo cura di non arrivare a ridosso delle gare con chili addosso problematici da smaltire  a stagione iniziata. Si deve essere “atleti” anche off season, soprattutto dal punto di vista alimentare. Una dieta normolcaloria (se si conosce il proprio fabbisogno energetico) con cibo di buona qualità (abbondante frutta e verdura) e qualche strappo lontano dalle gare (un paio alla settimana), che si va a ridurre (uno a settimana) man mano si avvicina al periodo agonistico. Essere e mantenersi normopeso è la cosa in assoluto più importante.

Val D’Ega, Obereggen, foto di Harold Wisthaler

Cosa si dovrebbe mangiare prima di affrontare una giornata sulle piste?

Innanzitutto dipende da cosa si va a fare sulle piste; se si va a fare una giornata di allenamenti intensi è un conto, se si va a fare una gara (2 manches) è un altro. Nel primo caso la colazione deve essere abbondante ma non eccessiva. E’ paradossalmente più importante quello che si è mangiato la sera o il giorno precedente che quello che si mangia la mattina. Se si è abituati ad una colazione abbastanza classica (ad esempio 250ml di latte con 4 fette biscottate con marmellata e 3 o 4 noci) la si può mantenere aumentando leggermente (20%) la quota di carboidrati ma senza sfondarsi di cibo in più che rischierebbe di appesantirci. Nel caso di competizione (quindi gara “breve”) la colazione andrebbe mantenuta per lo più invariata rispetto a quella che si fa abitualmente.

Cosa mettere nel piatto durante la pausa pranzo?

La pausa pranzo di una seduta giornaliera di sci non serve tanto per ricaricare le energie dal punto di vista alimentare ma per riposare il corpo prima del lavoro pomeridiano. Quello che è importante mettere nel piatto, quindi, è qualcosa che sia funzionale a questo riposo e che non sovraccarichi l’apparato digerente impedendo un recupero ottimale. Sarebbe meglio, quindi, evitare alimenti con carichi proteici e grassi eccessivi (che necessitano di tempi di metabolizzazione lunghi) e stare su alimenti a più alto tenore carboidratico. Un piatto di pasta  o riso con un condimento leggero e appunto una piccola quota di proteine o grassi (20/30g di formaggio) potrebbero essere un buon esempio. Ma è fondamentale ricordare che la pausa pranzo più che “rifornimento” è “riposo”. Le scorte dovrebbero già essere state ben riempite nei giorni precedenti e eventualmente a colazione ( ma soprattutto nei giorni precedenti).

Val d’Ega, Obereggen, foto di Harold Wisthaler

Quali snack consumare durante la giornata?

Se parliamo di uno snack spezzafame frutta o frutta secca vanno sempre bene anche se le loro caratteristiche “spezzafame” sono differenti dal punto di vista biochimico. Per lo sportivo che le gradisce anche delle barrette energetiche (che contengano comunque un adeguato quantitativo di proteine, ma non per forza “barrette proteiche”) possono andare bene. Restano, però, delle alternative delle quali sconsiglio l’abuso in quanto spesso vengono rese molto piacevoli al palato con l’aggiunta di svariate sostanze delle quali è meglio non fare un uso eccessivo. Barretta quindi ok ma una volta ogni tanto, per il resto meglio frutta ( di qualunque genere) e frutta secca (noci, nocciole, mandorle, pistacchi, anacardi ecc).

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