È giunto il momento di chiedere ai meteorologi come sarà la prossima stagione invernale. Che inverno ci dobbiamo aspettare? Sarà un inverno freddo o piuttosto mite? I mesi invernali saranno nevosi o a dicembre staremo tutti aspettando invano le precipitazioni? Che tempo è previsto per la stagione invernale 2023/24?
Partiamo subito da un punto importantissimo: chi cerca di prevedere in anticipo il tempo per i prossimi mesi invernali deve avere molto coraggio e farlo con molta cautela, perché, come dimostra l’esperienza, queste previsioni si possono rivelare vere, parzialmente o completamente ma purtroppo anche false.
Pochi meteorologi hanno previsto l’estate estremamente secca del 2018, che è stata registrata nei libri di storia come una delle più secche di sempre. Allo stesso modo, quasi nessuno aveva previsto un gennaio 2019 incredibilmente nevoso, quando in due settimane nelle Alpi settentrionali sono caduti quattro, cinque e in alcune regioni anche sei metri di neve.
Il meteo è uno stato di caos generale, il cui sviluppo nessuno, nemmeno i migliori meteorologi, può prevedere per un periodo superiore a qualche giorno, o solo in caso di situazione stabile meteorologica per un massimo di due settimane. È impossibile dire con largo anticipo quanta neve cadrà in una determinata regione in pochi mesi.
Questo significa che agli inizi di novembre è impossibile prevedere come sarà l’inverno? Non esattamente, i meteorologi sono in grado di creare modelli a lungo termine basati su osservazioni di fenomeni globali. Vediamo, quindi, quali sono le loro previsioni. Abbiamo parlato con gli esperti de ilmeteo.it che ci hanno aiutato a capire che tipo di inverno aspettarci.
«Secondo le ultime previsioni stagionali del centro europeo (ECMWF) – ci spiega Mattia Gussoni, tecnico metereologo de ilmeteo.it – nel corso del prossimo inverno avremo a che fare con temperature oltre le medie di riferimento. Tuttavia, non mancheranno le precipitazioni. A più riprese le perturbazioni potrebbero infatti interessare l’Italia con nevicate sulle zone montuose oltre i 1200/1500 metri di quota. Si tratta di una tendenza generale, per gli aggiornamenti più precisi vedremo strada facendo».
Cosa, invece, ci aspetta questa settimana?
Sempre secondo Gussoni: «Nei prossimi giorni si aprirà una fase di intenso maltempo sull’Italia. Complice il calo delle temperature tornerà anche la neve: specie da Venerdì 3 novembre e per il successivo fine settimana i fiocchi torneranno a farsi vedere a partire dai 1000/1200 metri di quota specie sul Valle d’Aosta, alta Lombardia, Trentino Alto Adige e su tutte le Dolomiti venete con la neve che potrebbe imbiancare località come Livigno (SO), Madonna di Campiglio (TN), Solda (BZ) e Canazei (TN). Entro la fine dell’evento sull’arco alpino centro-orientale ci aspettiamo oltre 1 metro di neve fresca sopra i 2000 metri di quota».