Determinazione, tenacia, costanza e volontà di dare sempre il meglio di sé, anche nelle prove più dure. Sono queste le qualità che accumunano le sciatrici italiane. Campionesse che hanno raggiunto, nel tempo, importanti traguardi a livello internazionale. Conosciute nel mondo per la loro bravura e tecnica, hanno rappresentato sulle piste il nostro Paese con dignità, grazia e uno spiccato spirito competitivo.
Le abbiamo viste sul podio tenere in mano coppe del mondo, trofei e medaglie, commuoversi per le vittorie ricevute, e rialzarsi con fierezza dopo brutti infortuni sul campo. Coraggiose e preparatissime, vi raccontiamo le sei donne che hanno plasmato, e continuano a farlo, la storia azzurra dello sci alpino al femminile.
Deborah Compagnoni
Sin da adolescente si è distinta per la sua tecnica, bravura e spirito vincente. Probabilmente grazie anche agli insegnamenti del padre, maestro ed allenatore, che gli ha trasmesso l’amore per la neve e lo sci. Deborah Compagnoni, valtellinese, viene ancora oggi ricordata come la regina della montagna. Le sue performance sono ancora nella memoria di molti appassionati. E’ stata vincitrice di tre ori consecutivi in tre diverse Olimpiadi del mondo, fra cui nel 1992 nel supergigante di Albertville, nel 1994 a Lillehammer e un argento nel 1998 a Nagano nello slalom gigante. Tre medaglie d’oro ai Campionati del mondo di sci alpino. Sono solo alcune della vittorie di questa grande atleta, che nonostante i numerosi infortuni subiti che hanno compromesso la sua carriera, non ha mai abbassato la guardia. Oggi, fuori dalla scena agonistica, si dedica ad attività filantropiche, sostenendo progetti ecosostenibili nella vesta di Ambassador dell’Olimpiade e Paralimpiade invernale di Milano-Cortina 2026.
Isolde Kostner
Il suo nome era già una garanzia prima ancora che diventasse una campionessa. Nipote dell’hockeista Erwin Kostner, del fondista Urlico Kostner e cugina della famosa pattinatrice artistica Carolina Kostner. Isolde, nata a Bolzano, è probabilmente una delle discesiste più conosciute a livello mondiale. Nonostante la tecnica, come ha ammesso non è mai stato il suo punto di forza, la leggerezza e la velocità sono le qualità che meglio l’hanno contraddistinta. Ai campionati mondiali nella specialità del Super-G ha conquistato due ori, uno in Spagna nel 1996 e un’altro in Italia nel 1997, e un argento in Austria nel 2011. Nel suo portfolio di vittorie vanta ben 51 podi vincendo anche per due anni di fila (2001 e 2002) la coppa di cristallo di specialità nella discesa libera. E nel 2002 guida la delegazione italiana ai Giochi Olimpici di salt Lake City. A capirne il talento a ed incoraggiarla nella sua crescita c’è sempre stato al suo fianco Carlo Mussner, il primo tecnico in nazionale e suo allenatore con il quale ha stretto un forte legame. Fu lui infatti a capire che che la sua vera forza risiedeva proprio nella sua imperfezione. Una qualità questa che la fece diventare una vera stella della neve.
Karen Putzer
Una carriera quella di Karen Putzer segnata da primati, ma anche da molti infortuni che hanno compromesso il suo percorso. Originaria di Nova Levante, nonostante i problemi fisici l’atleta si è aggiudicata ben 8 vittorie, 4 al super gigante e 4 slalom gigante in Coppa del Mondo. E’, probabilmente, l’unica italiana ad essere salita sul podio nella classifica generale di Coppa del Mondo, essendo arrivata seconda nel 2003. Dopo aver raccolto numerosi successi, ha messo da parte l’agonismo, per dedicarsi agli studi laureandosi in giurisprudenza all’Università di Trento. Inoltre, negli ultimi anni l’abbiamo vista vestire i panni di commentatrice tecnica per Sky Sport durante i XXI Giochi olimpici invernali di Vancouver 2010 e dal 2016 di alcune gare di sci alpino per conto di Eurosport Italia.
Federica Brignone
E’ la sciatrice italiana con maggiori numero di vittorie in Coppa del Mondo, ben 19 primi posti e nella sua carriera è salita sul podio ben 47 volte fra Coppe del Mondo, Mondiali e Giochi Olimpici. Classe ’90, nata a Milano, ma cresciuta in Valle d’Aosta, aveva un anno e mezzo quando ha messo i primi scii, giocattolo ovviamente, ai piedi, presa per mano da mamma e papà, entrambi istruttori. Le sue conquiste cominciano presto. Nel 2009 all’età di 15 anni diventa campionessa italiane juniores di combinata e a 16 anni prende parte alla sua prima Coppa del Mondo. Tecnica e velocità sono il suo forte, qualità ben visibili nelle sue specialità quali discesa libera, supergigante, siamo gigante e speciale e combinata. Con la salute dell’ambiente sempre nel cuore, nel suo tempo libero, fra una gara e l’altra e un allenamento e l’altro, collabora con un centro rafting dove accompagna in canoa bambini e ragazzi a raccogliere i rifiuti galleggianti e abbandonati sulle rive.
Sofia Goggia
Il suo sogno era quello di vincere le Olimpiadi nella discesa libera. Così Sofia Goggia scrisse su un biglietto a 8 anni quando frequentava lo sci club. Un desiderio e un obiettivo che ha ampiamente realizzato. L’abbiamo, infatti, vista salire sul podio in ben quattro diverse specialità, fra cui gigante, SuperG, discesa e combinata. Tenace e caparbia nonostante gli incidenti di percorso dovuti alle cadute che hanno compromesso le sue prestazioni, non si è mai arresa. L’infortunio subito qualche settimana prima dei Giochi Olimpici Invernali di Pechino sembrava avesse eliminato la possibilità di una sua partecipazione. Invece, grazie alla sua determinazione e a un mirato allenamento, riuscì a rimettersi in sesto e partecipo ai giochi vincendo la medaglia d’argento.
Marta Bassino
Quella di Marta Bassino nel panorama dello sci è stata un’ascesa lenta ma costante. A soli 2 anni di età, la campionessa di Borgo San Dalmazzo, in provincia di Cuneo, mette gli sci ai piedi accompagnata dal padre Maurizio, maestro, che diventerà il suo allenatore fino all’età di 14 anni. Dopo aver partecipato a diverse competizioni, nella stagione 2013-2014 vince lo slalom gigante di Sestriere e la medaglia d’oro. Nel 2016 si aggiudica il posto sul podio nella Coppa del Mondo di Solden, classificandosi terza. Nonostante la sua giovane età, ha conquistato, fino ad oggi, ben 28 podi in Coppa del Mondo, fra cui una in slalom gigante e un titolo mondiale. Insieme alla Brignone e alla Goggia, la Bassino è una delle promesse dello sci italiano al femminile.
Orgoglio azzurro
La storia dello sci rosa è ricca di successi e di sfide che hanno portato l’Italia a conquistarsi un nome a livello non solo nazionale, ma anche internazionale. Le giovani leve stanno seguendo e tenendo il passo delle campionesse azzurre indiscusse. E noi non possiamo che continuare a seguire la loro ascesa con orgoglio e fiato sospeso.