Le migliori piste per sciatori intermedi

News Consigli e suggerimenti Le migliori piste per sciatori intermedi

Di piste rosse o di media difficoltà se ne trovano in abbondanza in tutte le località sciistiche. Alcune sono facili, altre più impegnative ma assolutamente fattibili da sciatori con un po’ di esperienza.

Se siete sciatori “intermedi” e volete acquistare più fiducia sulla neve, l’ideale è trovare ovviamente piste meno affollate e cercare di sciare al mattino, per evitare il pienone e la neve già ‘maltrattata’.

L’ideale sarebbe riuscire a “ritagliarsi” un giorno libero durante la settimana e sciare in completa tranquillità e, perchè no, in solitudine, ma se decidete di andare sulle piste durante il fine settimana, è ovviamente meglio scegliere il sabato piuttosto che la domenica.

Sicuramente lo sapete già ma un ripasso non fa mai male. Le piste da sci si dividono in tre categorie in base alla loro difficoltà: le piste blu sono le più facili, quelle rosse sono di media difficoltà, quindi arrivano le nere: le piste più difficili. Come già detto in questo articolo ci concentreremo sulle piste di difficoltà intermedia: le piste rosse generalmente sono larghe, corrono lungo pendii scoscesi e si aprono su panorami stupendi.

La difficoltà della pista dipende dalla pendenza longitudinale e trasversale, e secondo la norma UNI, non possono superare il 40% di pendenza.

Questa selezione non pretende di essere esaustiva, considerato che le piste rosse sono le più numerose su qualsiasi comprensorio sciistico italiano e non, ma crediamo sia un buon inizio per pianificare la prossima vacanza sulla neve per tutti gli sciatori che si sentono ‘intermedi’.

1. Alpe Corti, Mottarone – STRESA

La Alpe Corti, è una pista rossa panoramica con vista su: Alpi, Monte Rosa, Mischabel, Monte Disgrazia, Monte Leone ed i laghi (Lago Maggiore principalmente). La pista inizia in vetta al Mottarone, scendendo dolcemente il versamente settentrionale della montagna. L’esposizione a nord garantisce ottime condizioni neve per tutta la durata della stagione invernale.

Dove fermarsi? A Mottarone direttamente, anche conosciuta come la montagna dei due laghi (tra il Lago Maggiore e il Lago d’Orta). Mentre Stresa, Omegna, Verbania e Arona offrono ogni sorta di divertimento.

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©manazproductions

2. Armentarola, Cortina d’Ampezzo  BELLUNO

Quasi 6 chilometri di pista che unisce la splendida conca ampezzana con l’Alta Badia. Da non perdere, le splendide cascate di ghiaccio (vicino al Rifugio Scotoni). Pista rossa adatta a sciatori intermedi in “evoluzione”.

Dove fermarsi? All’Hotel Des Alpes, in posizione panoramica a ridosso di boschi e sentieri.

3. Gran Pista, Monte Bondone  TRENTO

Una stupenda pista rossa per una lunghezza complessiva di 3.550 metri, un dislivello di 809 metri per una pendenza media del 30%. Molto tecnica e in mezzo al bosco con vista del massiccio del Brenta.

Dove fermarsi? All’Alpine Mugon Hotel, con uno stupendo centro benessere.

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©vialattea

4. Gran Pista, Sauze d’Oulx  TORINO

Una pista storica ma tutta rinnovata. Per chi adora sciare nel bosco e beneficiare anche del rinnovamento di tutta l’area sciistica di Sauze d’Oulx. Da Monte Fraiteve, a quota 2.700 si arriva a Jouvenceaux a quota 1.300. Ben 1.400 metri di dislivello per una lunghezza di 8 chilometri…tutta d’un fiato dentro la Via Lattea.

Dove fermarsi? Direttamente in pista, allo Chalet del Sole, tradizione in architettura e cucina. Se passate da Sestriere, provate la cucina tipica piemontese del Ristorante Barba Sel.

5. Bellunese, Malga Ciapela/Marmolada  BELLUNO

La discesa si sviluppa per 12 chilometri, dai 3.269 metri di Punta Rocca ai 1.446 metri di Malga Ciapela e se il percorso non è difficile lo troverete sicuramente molto affascinante con il ghiacciaio della Marmolada in bella vista.

Dove fermarsi? All’Agriturismo Malga Ciapela per restare in sintonia con la natura, anche a tavola. A conduzione familiare da decenni.

6. Colmenetta, Madesimo  SONDRIO

Spettacolari le piste della Val di Lei e quelle che scendono dalla Colmenetta. Per chi vuole sciare in notturna, sabato sera e mercoledì sera si può grazie alla Skiarea Valchiavenna. Apertura serale della telecabina Larici. Le piste sono comode perchè vicine a Milano e quindi rischiano di essere un po’ affollate nei periodi di punta.

Dove fermarsi? Per cena al Rifugio I Larici.

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7. Fis 3, Madonna di Campiglio TRENTO

Teatro delle tre discipline di Coppa del Mondo (discesa, slalom e gigante), da cui prende appunto il nome ‘Tre’. Il tracciato di 2.660 metri di lunghezza è tortuoso e con curvoni. La catena del Brenta in bella vista.

Dove fermarsi? A pranzo al ristorante Il Gallo Cedrone, che ha conquistato la sua prima stella Michelin.

8. Pista Alpino, Tonale – BRESCIA

Coi suoi 4.500 metri di lunghezza è in assoluto la più lunga del comprensorio Adamello Ski. Sicuramente tra le più panoramiche, con la catena dell’Adamello in splendore con le sue nevi perenni.

Dove fermarsi? Alla Capanna Presena, rifugio ai piedi della Vedretta della Presena, aperto quasi tutto l’anno.

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©Valerio Banal

9. Dosso Larici, Andalo/Fai della Paganella  TRENTO

Le piste sono principalmente rosse (e blu) circondate da uno scenario pittoresco. Talvolta si può trovare un certo affollamento sulle piste. Il tracciato di media difficoltà va da 1.980 metri fino a quota 1.420. La pista è dotata di innevamento programmato e servita dalla seggiovia quadriposto coperta Meritz – La Selletta.

Dove fermarsi? Al rifugio Dosso Larici di Fai della Paganella.

10. Reine Blanche, Valtournenche AOSTA

Da 3.800 metri di quota del Piccolo Cervino, è uno dei tracciati più lunghi d’Europa. 20 chilometri per 2.300 metri di dislivello. Incastonata tra le montagne tra cui il Cervino con i suoi 4.500 metri di altitudine. Si contano ben 190 piste di media difficoltà ta i 350 chilometri di piste.

Dove fermarsi? Per mangiare provate il Ristorante Les Neiges d’Antan a Valtournenche, un ambiente assai gradevole ed accogliente, situato in un caratteristico chalet in legno.

11. Varmost, Forni di Sopra – UDINE

Dai 2.100 metri del monte Crusicalas ai 930 metri di fondovalle per circa 6,5 chilometri e livello di difficoltà media. Oltre alla lunghezza e dislivello una particolarità della pista è la straordinaria vista panoramica sulle Dolomiti friulane e del Cadore, con una vista che spazia dalle Tre Cime di Lavaredo, Pelmo, Civetta, al Cridola e Pramaggiore. Una sciata straordinaria su un comprensorio servito da seggiovie rapide quadriposto, ristorante e rifugio in quota.

Dove fermarsi? All’Hotel Davost, a conduzione familiare. Ottimo per dormire, ma se siete solo di passaggio, fermatevi al loro ristorante: piatti tipici e creativi di cucina regionale con uso delle pregiate erbe locali.

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©Samuel Confortola

12. Polvere, Livigno – SONDRIO

Il comprensorio di Livigno, è situato in Lombardia fra il Parco Nazionale dello Stelvio e il Parco Nazionale Svizzero e le piste sul versante del Mottolino e del Carosello sono adatte alle varie capacità, essendo le piste di Livigno quasi tutte di media difficoltà.

Moltissime le piste rosse: esattamente 37 per 55 chilometri di percorso. La Pista Polvere (la pista numero 9) è una rossa che si prende con la cabinovia Carosello 3000, parte da quota 2.755 sino ai 2.200 metri. Pista divertente, rettilinea e molto larga.

Questa località ha conquistato il soprannome di Piccolo Tibet, oltre ad aver vinto il Best European Resort 2012 agli World Snow Awards che si sono tenuti a Londra.

Dove fermarsi? I rifugi di montagna sono il luogo ideale per una gustosa sosta sulle nevi di Livigno, come il Ristorante allo Chalet Mattias a 1.800 metri.

13. Monte Moro, Frabosa Soprana – CUNEO

Ristrutturata la seggiovia, riaperta la pista del Monte Moro. Solo neve naturale e con seggiovia monoposto, come nei tempi passati. Ideale se cercate luoghi meno affollati.

Dove fermarsi? Ristorante Rododendro, direttamente in paese.

Altre piste rosse interessanti in Italia:

  • Du Bois, Pila: conosciuta anche come pista Renato Rosa, oltre al panorama offre anche delle pendenze impegnative.
  • Gorraz, Pila: dai 2.300 metri ai 1.800 metri. Poco popolata e poi si va Al Pizzo Groppera.
  • Panoramica, Montecampione: dal Monte Corniolo a Alpiaz.
  • Sellaronda, Canazei: tutta questa zona si presenta una destinazione ideale per lo sciatore intermedio.

…e all’estero:

  • Avoriaz, Francia: dove le macchine non arrivano. Fantastico per chi adora spostarsi (solo) a piedi, con gli sci o con le slitte trainate dai cavalli. Molte sono le piste adatte agli sciatori intermedi, se si evita la pista di coppa del mondo di discesa libera.
  • Val Thorens, Francia: presenza di neve assicurata grazie alla quota elevata. Anche se ci sono diverse piste tecniche in corrispondenza del Mont Caron, vi è un numero enorme di piste di livello intermedio o facile. E per chi non si accontenta la possibilità di scollinare verso Meribel e Les Menuires.
  • St. Moritz, Svizzera: ideale per sciatori di medio livello, soprattutto nel comprensorio del Corviglia, panoramico e vista sul lago.
  • Val d’Isere, Francia: la pista Coppa del Mondo è di media difficoltà e situata tra panorami e boschi.
  • Combe Vallon, Meribel, Francia: la pista Combe Vallon scende dall’omonimo Mont du Vallon a 2950 metri sino a 2100. Muri e scenariinebrianti tengono compagnia durante le discese. Alla telecabina anche bellissimi scorci delle Alpi francesi.
  • Hara-kiri, La Plagne, Francia: il nome divertente ricorda il giappone e qualcosa di triste, ma la pista è divertente e dalla difficoltà media. Tracciato tortuoso e terreno ondulato.
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